Il Consiglio di Amministrazione del Fondo Artigianato Formazione, Fondo Interprofessionale per la Formazione Continua costituito da Confartigianato, Cna, Casartigiani, Claai, Cgil, Cisl, Uil,
il quadro normativo di riferimento, costituito:
In considerazione:
in data 17 novembre 2022 il C.d.A. ha dato mandato al Direttore del Fondo di definire la realizzazione e pubblicazione dell’Invito 2°-2022 articolato nei seguenti ambiti generali di intervento con le relative Linee di finanziamento:
In applicazione di quanto previsto dal Decreto del Ministero dello sviluppo economico n. 115 del 31/05/2017 pubblicato sulla G.U.R.I. serie generale n. 175 del 28/07/2017, i contributi saranno concessi previa interrogazione sul Registro Nazionale Aiuti di Stato e pertanto, per ciascuna azienda beneficiaria sarà resa disponibile specifica comunicazione riportante i dati identificativi delle visure effettuate ai fini della concessione ed i dati identificativi del progetto ed il CUP (Codice Unico di Progetto) da indicare sulla documentazione amministrativa e contabile del Progetto o degli altri Strumenti di formazione. In caso di Titolare non coincidente con l’azienda beneficiaria, la comunicazione di concessione deve essere resa disponibile all’azienda a cura dello stesso Titolare di Progetto. Il Fondo procede alla registrazione sul Registro Nazionale Aiuti dei contributi concessi e delle successive eventuali variazioni.
[1] (Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17.6.2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato (GU l 187 del 26.6.2014) e del DD del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali “Regolamento per la concessione di aiuti alle imprese per attività di formazione continua esentati ai sensi del regolamento (CE) n. 651/2014” (Aiuto di Stato SA.40411), oppure del Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18.12.2013 relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti “de minimis”).